5 BUONI MOTIVI PER LASCIARE LE SCARPE FUORI
Lasciare le scarpe fuori dalla porta sembra un’impresa impossibile vero? Aiuto, è davvero uno schema mentale da disintegrare! Noi ci stiamo provando. Abbiamo deciso di impegnarci a lasciare fuori quello che sembrerebbe un agglomerato di sterco del pianeta. I primi giorni è stata dura. Ogni tanto mi ritrovavo a guardarmi i piedi mentre ero già arrivata in cucina. Cavoli le scarpe! Ma se ho capito bene la nostra mente vuole lo stimolo. Una motivazione inconfutabile, dietro ogni scelta. Ecco preparati per darti dei buoni motivi per lasciare le scarpe fuori dalla porta.
Cosa portiamo in casa
Quando siamo fuori, camminiamo per la strada, frequentiamo locali e bagni pubblici, raccogliamo con le suole una quantità di batteri davvero considerevole. Uno studio condotto dall’Università dell’Arizona ha identificato 421.000 unità di batteri all’esterno di una scarpa, che comprendono:
E.coli, batteri responsabili della meningite;
Klebsiella pneumonia, responsabile della polmonite batterica, di infezioni delle vie urinarie e delle ferite;
Serratia ficaria, che causa infezioni delle vie respiratorie e delle ferite.
Oltre ai batteri
Inoltre erbicidi e pesticidi usati in agricoltura, ma anche nel giardinaggio, che calpestiamo vengono portati all’interno delle nostre case. Molti studi affermano che la loro permanenza sulle superfici sia a lungo termine, aumentando così l’esposizione, con relativi effetti dannosi per la salute. Per quanto riguarda il piombo, uno studio ha rivelato che ben il 98% di quello presente nelle nostre case entra da fuori per questa via. Addirittura sembra che la suola delle nostre scarpe sia più sporca di un water. Tremendo!
Il tuo tempio
Se teniamo alla pulizia delle nostre case, al di là di batteri e inquinanti, l’uso delle scarpe negli interni aumenta lo sporco, sui pavimenti e sui tappeti ad esempio. Ciò comporta più tempo per pulire e un maggior utilizzo di prodotti per l’igiene, che nella maggior parte delle case non sono certo naturali. Sotto la suola spesso, anche se ci strofiniamo su un tappeto fuori dall’uscio di casa, rimangono sempre dei residui di sabbia, terra o sassolini incastrati, che rovinano le superfici all’interno, soprattutto se possediamo un parquet: questo comporta anche una loro sostituzione precoce, di conseguenza altri rifiuti.
Inoltre nei condomini dall’uso delle scarpe può insorgere una questione di vero e proprio inquinamento acustico, o quantomeno di grave fastidio. Basti pensare alla vicina del piano di sopra, che cammina con i tacchi in giro per casa e magari lo fa anche di notte.
Comfort e salute
È vero che le scarpe possono essere comode, ma i nostri piedi sono nati liberi e ogni tanto hanno anche bisogno di tornare ad esserlo. Se la superficie della nostra casa è pulita possiamo camminare scalzi, in inverno magari con degli antiscivolo. Io d’estate adoro camminare a piedi nudi sul pavimento! Ci sono studi infatti che dimostrano che tra i bambini, quelli che camminano di più scalzi hanno meno probabilità di sviluppare il piede piatto. Per la muscolatura del piede è in ogni caso un beneficio e riduce la formazione di calli e duroni. Sarebbe buona norma poi accumularle tutte vicino all’ingresso, meglio ancora in veranda, dove possono essere riparate, ma più arieggiate. Magari in specifici armadietti, con lo spazio adeguato per il cambio o la pulizia.
In Giappone
Ci sono Paesi, come il Giappone, che hanno la tradizione di lasciare le scarpe fuori, e così fanno i loro ospiti quando entrano in casa. Addirittura i Giapponesi prevedono l’uso di ciabatte differenti anche per le diverse zone della casa, in modo da isolare le zone “pulite” da quelle “sporche”. Per qualcuno questo potrebbe essere troppo, ma è sicuramente consigliabile imparare ad usare a casa un paio di ciabatte, pantofole o antiscivolo, qualsiasi cosa sia sicura, comoda e igienica, e magari preparare anche delle ciabattine per gli ospiti. Immagino i cartoni animati giapponesi degli anni 80, dove tutti i personaggi all’ingresso toglievano le scarpe e si inchinavano per entrare in casa. Questo gesto aveva davvero un senso di rispetto verso l’altro, quasi un chiedere scusa di violare lo spazio altrui. Questo popolo è davvero fantastico!
Siamo sempre molto turbati quando dobbiamo cambiare un’abitudine. Non sarà facile, ma sono sicura che sentiremo il nostro ambiente molto più protetto. Dopo non torneremo più indietro, sulle nostre cattive abitudini. Anche i nostri ospiti lo apprezzeranno e magari lo faranno anche loro, nelle proprie case. A me sembra già di respirare un’aria più pulita!
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A cura di Mina Formisano
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