GNOCCHI DI PATATE DOLCI
Le ricette di Mina in cucina
Gli gnocchi sono un classico delle nostre domeniche italiane. Chi non pensa alla propria mamma, quando sente l’odore del sugo per gli gnocchi? L’immagine delle patate lesse sulla spianatoia pronte per essere lavorate. Quelle mani piene d’amore contribuivano a un capolavoro dell’arte culinaria mediterranea. Gli gnocchi restano un piatto semplice e gustoso ma a volte un po’ impegnativo se lo facciamo in casa. Oggi propongo una versione diversa degli gnocchi classici. Infatti useremo non il classico tubero ma utilizzeremo la batata. Ossia la classica patata dolce o americana. Con un indice glicemico molto basso è ricca di nutrienti è un vegetale che non manca sulla nostra tavola. Ho davvero provato tantissime varianti con questo alimento e voglio condividere questa ricetta davvero particolare con soli due ingredienti. Ma conosciamo bene cosa portiamo in tavola.
Una bontà
Le patate dolci sono ricche di sostanze benefiche per il nostro organismo che gli conferiscono diverse proprietà. La presenza di fibre, ad esempio, fa sì che la batata possa rivelarsi utile in caso di stipsi mentre la presenza di vitamina A, B6 e C oltre che di sali minerali come magnesio, potassio, calcio, manganese e fosforo la rendono un buon integratore naturale. Gli esperti hanno valutato l’elevata concentrazione di sostanze benefiche non solo all’interno ma anche e soprattutto nella buccia di queste radici tuberose.
Il colore
Il caratteristico colore arancione delle patate dolci più comuni è dovuto alla ricchezza in carotenoidi, sostanze dal potere antiossidante. Il potere anti-age della patata americana è rafforzato anche dalla presenza di altri flavonoidi e antociani. Un vantaggio che offrono le patate dolci rispetto alle patate comuni è quello di avere un indice glicemico più basso.
Nella buccia, poi, si trova una sostanza detta cajapo, che ha effetti benefici sulla riduzione del colesterolo e della glicemia.
Passiamo ora alla nostra ricetta
Ingredienti
Per 2 persone
1 batata grande
Farina di farro integrale
Sale
Procedimento
Come possiamo vedere gli ingredienti per i nostri gnocchi, sono solo due, più l’aggiunta di sale. Il primo passo è cuocere la patata in abbondante acqua. Per la cottura ci vorrà circa 20/30 minuti. I tempi dipendono dalla dimensione e forma del vegetale. Un’alternativa potrebbe esser anche cuocerla a vapore. In questo caso togliamo la buccia con un pela patate, tagliamo in pezzi grossolani e procediamo con la cottura a vapore.
Step successivo
Una volta cotta la nostra patata dolce, togliamo la buccia. Con una forchetta o uno schiaccia patate otteniamo una purea. Aggiungiamo un pizzico di sale. Appena il composto è lavorabile, quindi non ci dobbiamo scottare le mani, cominciamo ad aggiungere la farina di farro. In realtà potete utilizzare la farina che più vi piace, avena, riso, grano. Consiglio sempre la versione integrale delle farine, per i nutrienti che sono fondamentali. La quantità di farina spesso varea in base alla composizione della patata dolce. Partiamo con un minimo di 8 cucchiai di farina per una patata grande. L’impasto deve restare morbido, liscio e non si deve appiccicare alle mani. Formiamo una palla e lo lasciamo riposare per mezz’ora coperto da un canovaccio.
Varie forme
Ora dobbiamo dargli la forma. Quindi tagliamo piccoli pezzi di impasto. Con le mani creiamo un salsicciotto lungo da cui ricaviamo dei pezzetti di circa 2 cm. Possiamo con le mani arrotondarli un pochino o passarli sulla forchetta come facevano le nostre nonne. Gli gnocchi avanzati si possono congelare. Crudi, dapprima su un vassoio, una volta congelati li possiamo trasferire nei sacchetti. Così facendo non si appiccicano.
Come li portiamo in tavola
Prima di condirli facciamo bollire dell’acqua e versiamo dentro i nostri gnocchi. Quando galleggiano sull’acqua sono pronti. Scoliamo e condiamo a nostra scelta. Diciamo che, quando ho sperimentato questa versione degli gnocchi, non mi ha ispirato il classico sugo di pomodoro. Io li preferisco in bianco. Quindi olio evo, aglio e salvia. Oppure con un pesto di rucola. Con le zucchine saltate in padella. Se poi vogliamo stare sul classico facciamo il classico sugo di pomodoro e basilico.
Sperimentare un nuovo modo di nutrirsi non è difficile. Le difficoltà arrivano dalle nostre paure di sbagliare. Mettersi in gioco è l’occasione più grande che possiamo dare a noi stessi.
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Mina Formisano
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