La meditazione Hong-so
Di seguito troverai le indicazioni per concentrarti durante la meditazione con il mantra hong-so.
Appoggia a terra una coperta di lana ripiegata e mettici su un cuscino o una mezzaluna da meditazione (puoi anche usare una panchetta o una sedia). Rivolgiti a est o nord. Siedi in una posizione comoda con la schiena dritta (loto, mezzo loto, siddhasana, etc). Contrai tutto il corpo con tensione crescente (leggera, media, forte) fino a farlo vibrare, rilassa e senti. Ripeti questo procedimento tre volte, quindi appoggia le mani con i palmi verso l’alto sulla cosce in Jnana mudra (indice e pollice uniti), tieni le spalle dritte, le scapole si avvicinano un po’ tra loro, il corpo somiglia un po’ a un arco in cui la parte frontale è l’arco e la spina dorsale è la corda dell’arco stesso.
Il Rilassamento del Corpo
Assicurati che tutto il corpo sia rilassato, passa in rassegna mentalmente e rilassa se necessario, i piedi, le gambe, le cosce, i glutei, la schiena, l’addome, il torace, le mani, le braccia, le spalle, il collo, il viso.
Tieni gli chiusi o socchiusi, e rivolgili lievemente verso il punto tra le due sopracciglia, senza comunque creare tensioni inutili, “stai” semplicemente in quel punto.
La Consapevolezza di Sè
Prendi consapevolezza di Dio o di un aspetto del Divino che è più vicino al tuo modo di essere (può essere Gesù se sei cristiano, o Buddha o Krishna o qualsiasi altro santo tu senta vicino, o anche puoi pensare all’immensità dello spazio) e fai una breve preghiera con parole tue, preferibilmente prega per essere guidato durante la meditazione e prendi consapevolezza del fatto che tu sei un essere spirituale che si esprime attraverso un corpo fisico e una mente.
La Respirazione
Fai 6-12 cicli di respirazione profonda triangolare (es. inspira 10, trattieni 10, espira 10). Dopo l’ultima espirazione, lascia andare il respiro al suo ritmo naturale e non controllarlo più.
Porta la tua attenzione al passaggio dell’aria nelle narici e prendi consapevolezza della leggera frizione che avviene in quel punto ogni volta che l’aria entra ed esce. Osserva il tuo respiro come uno spettatore esterno resistendo all’impulso di controllarlo.
Ripeti mentalmente Hong-so. Hong (con l’acca aspirata) quando l’aria entra e So quando l’aria esce. Immagina che sia il respiro stesso a produrre quel suono.
Osserva il respiro e prendi consapevolezza dei suoi cambiamenti, se ci sono, nel ritmo, velocità, profondità, etc. e delle pause anche infinitesimali che ci sono tra un respiro e l’altro, tutto questo senza cercare di provocare o influenzare alcun cambiamento, in uno stato di passività cosciente e continuando a ripetere il mantra Hong-So.
Gestire le Distrazioni
Se la tua attenzione si allontana dalla consapevolezza del respiro, se arrivano altri pensieri o sei distratto da rumori esterni o da sensazioni fisiche o emotive, nel momento stesso in cui ti accorgi della distrazione, prendine atto e con dolcezza riporta subito l’attenzione al respiro e al mantra.
Se la pausa tra un respiro e l’altro si allunga, tieni l’attenzione sul terzo occhio e godi di quella pausa cercando di entrare nel silenzio mentale che essa crea, godendo dello stato di libertà dal respiro. Quando il respiro ritorna, ritorna alla consapevolezza dello stesso ed al mantra.
Cerca di rimanere immobile, perché qualunque movimento fisico favorisce l’accelerazione del respiro. Controlla di tanto in tanto che il corpo sia rilassato e la schiena dritta.
Lo scopo di questa tecnica è quello di calmare naturalmente il respiro e con esso la mente e il suo contenuto fino ad arrivare ad uno stato di passività cosciente, di consapevolezza senza pensiero.
Pratica questa tecnica per 15-20 minuti all’inizio e, tempo e impegni permettendo, estendila fino 30-60 min, man mano che diventi più esperto e impari a godere dei suoi effetti.
Concentrazione
Alla fine distogli l’attenzione dal respiro e concentrati unicamente sul punto tra le sopracciglia (Kutashta), cercando di rimanere semplicemente nello stato di vuoto e di pace prodotto dalla tecnica, in una disposizione mentale di resa totale, restandoci per alcuni minuti (appross. 3, 5 o 10), oppure presta ascolto ai suoni dentro e intorno alla testa, focalizzandoti alla fine sul suono preponderante lasciandoti assorbire dalla sua vibrazione, sentendola come un aspetto del mantra Om.
Prendi consapevolezza del fatto che sei un essere spirituale che dimora in un corpo fisico, una unità individuale della grande Coscienza Cosmica.
Sii grato per tutto e invia vibrazioni di amore e pace in tutte le direzioni e per tutti gli esseri del pianeta.
Canta Om tre volte e riemergi lentamente dalla meditazione, prima di aprire gli occhi e riprendere le attività.
Cerca di mantenere lo stato di pace e di interiorizzazione prodotto dalla meditazione per qualche ora e, possibilmente, anche durante le tue attività giornaliere.
Hari Om Tat Sat
Giovanni Formisano
Insegnante Yoga
Mina & Fulvio
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